Dal Disco al Vinile

Dal disco al vinile, ce ne sono state di evoluzioni da raccontare. Iniziando dal 1857, quando Léon Scott, brevettò per primo il Fonoautografo. Apparecchio che utilizzava le vibrazioni di un diaframma e una puntina lo stilo, che registrava graficamente su carta le onde sonore, come fossero tracciati. Era dunque una riproduzione solo visiva senza la benché minima idea di riproduzione di suoni. Dovremmo aspettare più di 100 anni, solo intorno agli anni 2000, attraverso studi tecnici e audio. Questi grafici verranno convertiti in digitale con suono udibile.

Dal Disco al Vinile: Fonografo

Inizia a prendere forma il disco attraverso il fonografo. Il fonografo viene inventato nel 1887 da Thomas Edison. Questo nuovo strumento era capace sia di registrare che di riprodurre il suono. Il primo tentativo che fece Edison fu quello di provare a registrare il suono su un nastro di carta impregnato di cera. Aveva infatti l’idea di creare un “Telefono Ripetitore” usando le analogie con il telegrafo su cui aveva già lavorato. Nonostante i risultati ottenuti lo convinsero, che il suono poteva essere sia riprodotto che registrato. Passo per vari tentativi per arrivare al vero risultato aspettato. Lo ottenne con l’uso di un supporto di registrazione ricoperto con carta stagnola.

Edison realizzò questo strumento con un cilindro in ottone di circa 10 cm di diametro e di lunghezza,che aveva un asse filettato come sostegno. Il cilindro aveva tracciato in se un solco a spirale di 2,5 millimetri di larghezza. Alla base del cilindro posizionò la carta stagnola. Durante la registrazione il cilindro ruotando, faceva si che la stagnola veniva sfiorata dalla puntina, la quale a sua volta era collegata ad una membrana vibrante che grazie alle sue oscillazioni, permetteva di incidere una traccia profonda.

Nella riproduzione il processo sarebbe stato opposto, il solco presente nella stagnola, con le diverse vibrazioni e le diverse profondità, restituivano il suono registrato

Dal Disco al Vinile Thomas Edison  e il suo Fonpgrafo
Dal Disco al Vinile: Thomas Edison e il suo Fonografo

Dal Disco al Vinile: Grammofono

Ci avviciniamo, così sempre più a grandi passi al nostro disco in Vinile. Quando nel 1880 dai laboratori Bell, Chichester Belle, Summer Tainter, venne proposto un prototipo di fonografo, in cui al posto della carta stagnola veniva usato uno strato di cera, e l’ausilio di un braccio snodabile, diminuiva la pressione della puntina sulla cera, creando un solco di larghezza 0,7 millesimi di millimetro. Questo permetteva una riduzione del passo di incisione a 0,16 mm. Capite bene che questo aumentava notevolmente la durata della registrazione, fino a oltre 2 minuti.

In seguito fu Emile Berliner, ingegnere Tedesco in collaborazione con due inventori Bell e Tainer, che decisero di sostituire il cilindro con un disco. Nel primo la puntina oscillava in maniera verticale, mentre nel secondo in maniera orizzontale. L’oscillazione orizzontale migliorava la qualità di riproduzione. Ciò nonostante c’erano ancora dei difetti da correggere, ma l’introduzione del disco portò un importante possibilità nella riproduzione. Ora poteva essere prodotta in più copie, cosa prima inimmaginabile e questo fu già un bel passo avanti.

La nuova invenzione venne Brevettata nel Novembre del 1887 e prese il nome di Grammofono

 Dal Disco al Vinile Grammofono
Dal Disco al Vinile: Grammofono

Primi dischi in Vinile

Era il 1948 quando furono immessi nel mercato i primi dischi in vinile. Questi nuovi dischi, rispetto a quelli a 78 giri in gommalacca, presentavano solchi molto meno spessi e profondi. Infatti ruotavano ad una velocità più bassa, aumentando così la durata di registrazione. Pensate che addirittura nei 33 giri si raggiunsero i 30 minuti per lato

Il primo Vinile della storia fu presentato negli Stati Uniti il 21 giugno 1948, fu lui l’evoluzione del disco a 78 giri lanciato nel mercato alla fine dell’800

I dischi a 78 giri erano realizzati in materiale di vetro o in lamina metallica ricoperti di gommalacca. Quando la guerra riduce la produzione di gommalacca, si inizierà a produrre per esigenza dischi in Vinile. La trasformazione da 78 giri al nuovo formato 33 giri avviene invece, ad opera della Columbia Record. Al Waldorf Astoria Hotel di New York, viene presentato un vinile di 12 pollici (circa 30 Cm ) di diametro. La più innovativa produzione di dischi dai tempi di Emile Bereiner

Il 78 giri diviene così più durevole, leggero, capace, maneggevole e di qualità nettamente superiore.

Ad una settimana da questo annuncio, venne ufficialmente commercializzato nei negozi il primo LP. Il primo cioè Long Playing della storia e fu: “Concerto per Violino in Mi minore” di Mendelssohn

Da questo momento in poi, tutti gli artisti si indirizzarono verso questo nuovo genere di dischi, con la capacità di contenere più di 10 brani. Capite che il risparmio economico era cosa non da poco.

Il 31 marzo 1949, la RCA Records presenterà il suo 45 giri da 7 pollici di diametro. Il primo che venne immesso nel mercato fu sempre negli Stati Uniti ed era un promo destinato ai venditori.

 Dal Disco al Vinile
Dal Disco al Vinile: Il Primo Long Playing

Vinili Particolari

Gli appassionati di Vinili, sanno bene che esistono vari tipi di Vinili tutti possibili da collezionare e alcuni anche notevolmente quotati.

Il Picture Disc,Vinile trasparente al cui interno viene sigillata una foto o un illustrazione.Vinile Colorato realizzato con pasta vinilica colorata, Il Vinile Sagomato, solo nella versione 45 giri a cui viene data una forma geometrica differente dal cerchio. Le possibilità sono infinite, vanno da quelle tradizionali quadrata, triangolare a quella di stella a cuore di nota musicale e un’altra infinità di varianti. Questi Vinili Sagomati possono esistere anche in materiale vinilico colorato.

Le nostre Conclusioni

Il mondo del Vinile è un mondo magico, che ha fatto ballare e sognare intere generazioni. E’ diventato parte della vita quotidiana. La sua popolarità é altissima, non esiste persona al mondo, che non abbia sfiorato i famosi solchi almeno una volta nella vita. Con l’evoluzione delle tecniche riproduttive è stato un po messo da parte. Ma ora sta recuperando notevolmente terreno anche fra i giovanissimi. Il mercato più importante è il collezionismo e lo scambio di cui parleremo in un altro articolo. I Vinili li potete acquistare o scambiare nel mercato on-line o nei mercatini specializzati a loro dedicati. Ma come sempre, rovistando nelle vostre case, a volte potrete trovare pezzi importanti.

Se desiderate disfarvi di vecchi dischi non esitate a contattarci su sito alle pagine social su Facebook Instagram e Twitter

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